Sandro Veronesi vince il premio Lattes Grinzane

Sandro Veronesi vince il premio Lattes Grinzane

Ascolta la versione audio dell’articolo È Sandro Veronesi con Settembre nero (La nave di Teseo) il vincitore della XV edizione del Premio Lattes Grinzane, annunciato durante la consueta cerimonia affollata di studentesse e studenti al Teatro Sociale G. Busca di Alba. «L'unico modo per ritrovare il futuro è accettare l'inaccettabile, io scrivo solo di quello – aveva spiegato in mattinata Veronesi ai liceali che fanno parte della giuria del premio -. In esergo a tutti i miei romanzi metto sempre una frase di Beckett che dice “non posso continuare, continueròâ€.…

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Nei non luoghi dove abita la malattia

Nei non luoghi dove abita la malattia

https://i2.res.24o.it/images2010/S24/Documenti/2025/09/22/Immagini/Ritagli/Finestre-libro-Deotto-U25051026154wnQ-1440×752@IlSole24Ore-Web.jpg?r=1170×507 Nei non luoghi dove abita la malattia Ascolta la versione audio dell’articolo La foto di una finestra d'ospedale: il davanzale in granito lucidato e sopra una pianta da interno. La finestra a sua volta inquadra un tetto basso, sormontato dal grigio groviglio di tubi d'aerazione. Una prima mise en abyme fotografica, che si inserisce poi in un'altra cornice, quella di un duplice racconto: l'ecfrasi delle immagini, che ritraggono ciò che vede un figlio quando accompagna la madre in ospedale dopo un sospetto, breve momento di assenza, e – seconda…

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Sette fanatiche per le quali scrivere è vivere

Sette fanatiche per le quali scrivere è vivere

Ascolta la versione audio dell’articolo «Un anno fa ho riletto tutti i loro libri. Stavo attraversando un periodo buio. Il desiderio di scrivere mi aveva abbandonata. Ma avevo ancora quello di leggere. Avevo bisogno di aria, di vivacità. Quelle letture mi diedero entrambe le cose. Vivevo con loro, mi addormentavo con loro. Le sognavo». Oltre venti libri già pubblicati, nel 2012 la scrittrice francese di origine spagnola, Lydie Salvayre, è in crisi. Si butta a capofitto nelle opere di sette grandi autrici: Emily Brontë, Colette, Virginia Woolf, Djuna Barnes, Marina…

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La lingua spezzata dei senza poter

La lingua spezzata dei senza poter

Ascolta la versione audio dell’articolo «Se le persone che vengono uccise possono non avere nome, allora tutti possono non avere nome, anche i miei personaggi» ha risposto la scrittrice palestinese Adania Shibli alla giornalista e storica Paola Caridi che, sul palco mantovano di Piazza Castello, le chiedeva perché nei suoi libri nessuno fosse identificato. La forma è fondamentale per l'autrice di Sensi e Dettaglio minore (La Nave di Teseo), che rivendica una lingua spezzata. Una lingua che balbetta, che tradisce, che ti abbandona. Racconta come si arrabbiavano, lei e i…

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I sudari: quei bozzoli che fanno finalmente vedere i corpi

I sudari: quei bozzoli che fanno finalmente vedere i corpi

Ascolta la versione audio dell’articolo Tre libri in tre anni. L'urgenza di spiegare, di raccontare, di dare voce, di restituire profondità storica e umana alla questione israelo-palestinese mentre il contatore dei morti senza sosta continua a girare. La incontriamo indaffaratissima a Festivaletteratura, a Mantova, Paola Caridi, giornalista e esperta di storia politica contemporanea del mondo arabo, di Medio Oriente, dove si è trasferita nel 2001, prima al Cairo e poi a Gerusalemme. Il telefono non smette di tremare, l'agenda è piena, e la sensazione è comunque di non fare abbastanza.…

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Noi, donne liberate del ‘68, che responsabilità abbiamo avuto nel Metoo?

Noi, donne liberate del ‘68, che responsabilità abbiamo avuto nel Metoo?

Ascolta la versione audio dell’articolo Nell'autunno del 1977, a Losanna, la tredicenne Clémence rimane stregata da suo zio, rinomato tombeur des femmes, la cui presenza sembra elettrizzare tutta la famiglia. A 18 anni diviene la sua amante occasionale. Una volta scoperta, la relazione sconvolge i familiari, e a essere messa sotto accusa è Clémence. Così inizia Le indulgenze (Nutrimenti), tredicesimo romanzo della pluripremiata scrittrice ginevrina Pascale Kramer (si potrà ascoltarla a Festivaletteratura domenica 7 settembre, alle 16.30 al Seminario Vescovile), che segue fino ai giorni nostri l'effetto che questa relazione…

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Pulcini e nuvole: anche loro giocano a indovinare le forme?

Pulcini e nuvole: anche loro giocano a indovinare le forme?

Ascolta la versione audio dell’articolo E se anche i pulcini vedessero le facce nelle nuvole? Grandi facce gallinesche? Se lo chiede Giorgio Vallortigara, professore di Neuroscienze e cognizione animale all'Università di Trento in A spasso con il cane Luna (Adelphi, pagg. 222, € 14), un libriccino pieno di sorprese. Vallortigara è una vecchia conoscenza di questo giornale: la prima volta che il suo nome vi è comparso, nel 2005, s'era fatto notare per aver scritto un saggio sul cervello di gallina, sostenendo che era assai utile per capire quello umano.…

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Scrivere e tradurre: due braccia per nuotare

Scrivere e tradurre: due braccia per nuotare

Ascolta la versione audio dell’articolo «Tradurre è riscoprire la scrittura» recita un verso di Nicola Gardini tratto da Tradurre è un bacio (Ladolfi, 2015), raccolta di poesie in cui l'autore indaga cosa significhi trasporre un'opera letteraria in un'altra lingua, riflessione che diviene il motore di moltissime altre, sulla poetica, sul linguaggio, sull'amore… le analogie e le metafore sbocciano a ripetizione. «La traduzione ha trasformato il mio rapporto con la scrittura» si legge in un altro elegante, sorprendente libro, questa volta sotto forma di una collezione di saggi di Jhumpa Lahiri:…

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Vita sessuale dellə groenladesi (e dellə africanə)

Vita sessuale dellə groenladesi (e dellə africanə)

Ascolta la versione audio dell’articolo Un'isola circondata dal nulla, un'isola prigione: l'isola della rabbia. La Groenlandia che si vede appena sullo sfondo di Una notte a Nuuk è un luogo claustrofobico dove cinque ragazzÉ™ queer si agitano in notti piene di alcol e di sesso, alla ricerca di sé stessÉ™, ancor prima di una persona di cui innamorarsi. Nel romanzo scritto nel 2014 in groenlandese e danese dall'allora ventiquattrenne attivista e scrittrice Niviaq Korneliussen, e ora tradotto in italiano, non c'è traccia dello sconfinato «deserto bianco» descritto dall'antropologo Knud Rasmussen…

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