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Il Summit dei ‘Volenterosi’: Accordo sulle Sanzioni a Mosca, Divergenze sull’Invio di Truppe
A Parigi, sotto l’egida dell’Eliseo, si è riunita la coalizione dei "volenterosi", un insieme di 29 Paesi, insieme all’Unione Europea e alla NATO, per discutere delle relazioni con la Russia e del supporto all’Ucraina. La riunione, come previsto, ha ribadito la mancanza di fiducia nei confronti di Mosca, confermando la prosecuzione delle sanzioni contro la Russia, nonostante le richieste di tregua avanzate dal Cremlino.
Il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Russia "finge di trattare" e che non saranno accettate le "contro-verità" diffuse da Mosca. La coalizione ha ribadito il sostegno militare e civile all’Ucraina e la necessità di garantire la sicurezza a Kiev, evidenziando, però, una certa incertezza sulle modalità di un eventuale invio di truppe.
Due sviluppi politici significativi sono emersi dal vertice: la formazione di una nuova alleanza europea, che esclude Paesi vicini a Mosca come l’Ungheria e un nuovo ruolo guida per Londra e Parigi nella coalizione, sebbene non vi siano state formalizzazioni ufficiali.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha informato i leader internazionali sui rischi di un’offensiva russa su tre regioni ucraine: Sumy, Kharkiv e Zaporizhzhia. Ha inoltre aggiornato la lista degli equipaggiamenti militari richiesti al fine di contrastare il presunto piano bellico russo. Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha ribadito il rafforzamento della coalizione e confermato che l’UE anticiperà parte dei prestiti messi a disposizione dal G7, del valore di circa 18 miliardi di euro.
Nonostante l’accordo sulle sanzioni alla Russia, la coalizione ha mostrato segnali di divisione riguardo all’invio di truppe. La Spagna si è dimostrata scettica, mentre l’Italia, rappresentata dalla Premier Giorgia Meloni, ha escluso l’invio di militari in Ucraina. Al contrario, Francia e Regno Unito pianificano di inviare una task force per supportare e preparare l’esercito ucraino. Inoltre, si sta considerando la formazione di una "forza di rassicurazione" post-conflitto, mirata a prevenire ulteriori escalation, pur non essendo una classica missione di peacekeeping.
I dettagli di questa forza sono in fase di definizione e necessitano di un mandato politico chiaro, come sottolineato dai Paesi Bassi. Permangono incertezze anche sul coinvolgimento degli Stati Uniti, sebbene Roma e Varsavia siano favorevoli a un loro ruolo attivo all’interno dei "volenterosi". Macron, intanto, ha fatto appello alla preparazione di uno scenario in cui l’Europa possa agire anche senza il sostegno diretto di Washington.
In conclusione, il vertice di Parigi ha ribadito la volontà di mantenere le pressioni su Mosca attraverso le sanzioni, concentrandosi sulla sicurezza dell’Ucraina. Tuttavia, le divergenze sull’eventuale invio di truppe rappresentano una sfida per l’unità della coalizione dei "volenterosi".
Fonte originale: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/27/summit-volenterosi-oggi-parigi-cosa-si-e-deciso/7930939/
