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Altri arresti senza accuse di studenti pro Palestina negli Stati Uniti. Rubio: "Tolto il visto a 300 squilibrati"
Negli Stati Uniti continua a suscitare dibattito la questione degli arresti di studenti attivisti pro-Palestina. Tra i più recenti episodi, l’arresto di Rumeysa Ozturk, una studentessa universitaria proveniente dalla Turchia, frequentante la Tufts University. Ozturk è stata fermata a Somerville, Massachusetts, da agenti dell’immigrazione, senza che siano stati chiariti i motivi specifici del fermo. Attualmente, la studentessa ha avanzato una mozione per richiedere alle autorità di giustificare la sua detenzione e un giudice ha temporaneamente impedito la sua espulsione dallo stato.
Rumeysa Ozturk è nota per il suo coinvolgimento in critiche contro la gestione delle proteste studentesche da parte della sua università, specialmente in relazione ai conflitti a Gaza. Un articolo co-firmato da lei su "The Tufts Daily" a marzo 2024 aveva sollevato la questione della rabbia studentesca per la guerra in corso. Un video documenta il suo arresto, mostrando la giovane protestare mentre viene presa in custodia, scatenando reazioni di sconcerto e indignazione nella comunità accademica locale.
Parallelamente, la CNN ha riportato il caso di Alireza Doroudi, uno studente di dottorato in ingegneria meccanica dell’Università dell’Alabama, di origine iraniana. Doroudi è stato arrestato dagli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) a causa di presunte irregolarità con il suo visto. Non è chiaro se fosse coinvolto in manifestazioni pro-Palestina, ma un funzionario ha indicato che l’arresto potrebbe essere collegato alla scadenza del suo visto.
Il clima politico si è ulteriormente inasprito con interventi dal vertice dell’amministrazione USA. Donald Trump ha preso posizione contro le università ritenute fulcro delle proteste, con misure che includono la revoca di fondi federali agli istituti coinvolti e un’intensificazione delle deportazioni di studenti internazionali impegnati nelle manifestazioni. Il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato che al momento oltre 300 visti di studenti pro-Gaza sono stati revocati, sostenendo che il visto non dovrebbe essere utilizzato per promuovere attività di protesta nei campus. Ha definito tali studenti "squilibrati", insistendo sulla necessità di mantenere i campus ordinati e tali da non essere "distrutti da attivisti sociali".
Queste azioni e dichiarazioni hanno generato una significativa attenzione e divisione all’interno dell’opinione pubblica nazionale e internazionale, accendendo il dibattito su diritti di espressione, libertà accademica e politiche migratorie.
Fonte originale: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/27/altri-arresti-senza-accuse-di-studenti-pro-palestina-negli-stati-uniti-rubio-gia-300-visti-revocati/7930876/
