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Israele nel Caos: L’Opposizione Abbandona la Knesset
La situazione in Israele ha raggiunto livelli di tensione senza precedenti, culminando in un atto di protesta da parte dell’opposizione che ha scelto di abbandonare la Knesset, il parlamento israeliano. Il gesto è avvenuto nel mezzo di una fase delicata per il Paese, caratterizzata da forti contrasti tra il governo, guidato da Benjamin Netanyahu, e le forze di opposizione. La discordia principale ruota attorno a un controverso disegno di legge che prevede un maggiore controllo politico sulle nomine dei giudici, una mossa che ha sollevato forti obiezioni tra i parlamentari critici del governo.
In un tentativo simbolico di avvicinarsi alla popolazione che protesta contro tali misure, le forze di opposizione hanno deciso di allestire simbolicamente i propri uffici sotto alcune tende lungo la strada verso la Knesset. Tra i principali promotori dell’iniziativa spiccano esponenti del partito dell’Unità nazionale, con Benny Gantz che ha lanciato un accorato appello al ministro della Giustizia Yariv Levin, avvertendo che il Paese è "sull’orlo di una guerra civile".
L’atmosfera politica in Israele è ulteriormente complicata dalle tensioni esterne con Hamas, che hanno visto rare proteste scoppiare nella Striscia di Gaza. Gli attivisti, sfidando il controllo di Hamas, hanno manifestato chiedendo la fine del conflitto e una vita più pacifica. Tuttavia, le risposte da entrambe le parti suggeriscono che il cammino verso la pace è ancora lontano: Hamas ha minacciato i manifestanti definendoli ‘megafoni di Israele’, mentre il governo israeliano, attraverso il ministro della Difesa Israel Katz, ha promesso una pressione militare crescente se il rilascio degli ostaggi non sarà imminente.
La situazione è resa ancor più complessa dalla recente approvazione di un bilancio che privilegia le scuole ortodosse senza aumentare la spesa per il welfare, decisione che ha contribuito ad alimentare il malcontento popolare. Intanto, le proposte di mediazione presentate dall’Egitto per un possibile cessate il fuoco non hanno ricevuto il supporto necessario per evolvere in una tregua concreta.
Di fronte a un panorama così complesso, la gran parte dei cittadini israeliani osserva con apprensione un futuro incerto, mentre la comunità internazionale continua a monitorare con attenzione gli sviluppi di una crisi che potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini israeliani.
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