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Ricorsi fermi e 200 medici radiati continuano a esercitare
In un contesto in cui la trasparenza e la fiducia nella professione medica sono fondamentali, emerge una preoccupante situazione. Circa 200 medici, nonostante siano stati radiati dagli ordini professionali di appartenenza, continuano ad esercitare la loro attività in attesa del giudizio finale della Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (Cceps). Questo dato è stato divulgato dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, rivelando lo stallo in cui si trova il sistema dei ricorsi disciplinari.
Complessivamente, sono circa 900 i fascicoli aperti presso la Cceps, riguardanti ricorsi da parte di professionisti sanitari relativi a varie tipologie di sanzioni disciplinari, che variano dagli avvertimenti fino alle censure, sospensioni e radiazioni. La complessità e il volume di questi procedimenti hanno creato un imbuto burocratico, causando ritardi significativi nell’esecuzione delle sanzioni.
Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha espresso la sua preoccupazione in merito alla situazione e ha proposto la creazione di una sezione stralcio all’interno della Cceps. Tale sezione si dedicherebbe allo smaltimento rapido dei procedimenti meno gravi, permettendo alla Commissione di concentrarsi su casi di radiazione più complessi e urgenti. Anelli ha sottolineato l’importanza di dare esecutività alle sanzioni decise dagli ordini professionali, per evitare che i medici sanzionati possano continuare a esercitare indisturbati.
Il sistema attuale prevede che un professionista sanitario, a fronte di un comportamento ritenuto illecito, venga sottoposto a un procedimento disciplinare da parte dell’ordine di appartenenza, con la possibilità, nei casi più gravi, di essere radiato. Tuttavia, il diritto di ricorrere alla Cceps sospende temporaneamente l’efficacia della sanzione, fino al pronunciamento definitivo della commissione.
L’intervista a Filippo Anelli, avvenuta nel contesto della morte di Simonetta Kalfus, sottopostasi a una liposuzione in una clinica romana, ha messo in luce la necessità di un intervento immediato per sanare la paralisi di questo organismo giurisdizionale speciale. La proposta di una sezione stralcio rappresenta un tentativo di ripristinare l’efficacia del sistema disciplinare nei confronti dei professionisti sanitari, per garantire la tutela della salute pubblica.
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Fonte originale: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2025/03/24/fnomceo-ora-i-medici-radiati-e-sospesi-continuano-a-esercitare_71c9e824-8d25-4e1d-b828-680dd3fb91fe.html
